 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
La pittura di Marco Bellagamba rende alla vita dell’arte la sua semplicità naturale, la sua perfezione drammatica, la sua perentorietà conosciuta. La trae tutta viva dalla sorgente eterna, dal mistero stesso della natura, dall’anima stessa della materia. |
 |
Il linguaggio di Bernardinello, partendo da premesse informali, fa trasparire l’energico ritmo di configurazioni sviluppate dalla dinamica tensione segno-luce in vivide ed audaci interpretazioni. |
 |
La sua ricerca si muove nella prospettiva di forme pure, ma non ideali. Il lavoro della e nella materia, la dialettica tra evoluzione dell’informe e razionalità del progetto permangono come punti nevralgici di un limpido equilibrio plastico e visivo. |
 |
I suoi dipinti sviluppano personali percorsi di ispirazione astratto-espressionista. La Faiola annulla ogni distinzione tra segno e macchia, simbolo e concetto, per scavare nella profondità cromatica delle emozioni e dei sentimenti. |
 |
Spazio pittorico come spazio della memoria è il leight motiv della ricerca di Massimo Meucci. Le sue composizioni trasmettono ritmi dinamici che anche con l’inserimento di materiali vari imprimono energia alle superfici. |
 |
Decorazione ed informalità si fondono nel luminismo della pittura di Sichel. La realtà dello spazio, non più connotata da volumi e forme, si trasforma in un’organicità pervasiva ed acuta. |
 |
Tra informale e costruttivismo Erminio Tansini struttura il suo marcato plasticismo pittorico. L’artista nelle sue sintetiche elaborazioni con incisive masse cromatiche definisce l’architettonica espressione del dipinto. |
| ©2007 - Tutti i diritti riservati |